Tutti noi conosciamo il thè nero e il thè verde. Il thè è la seconda bevanda più consumata al mondo (dopo l’acqua), e nero e verde sono certamente le varietà più note, siano esse pure o aromatizzate.
Esiste anche il thè rosso, che però è in realtà quello nero. La confusione è frutto di un equivoco, ne abbiamo già parlato qui.
I più appassionati avranno anche sentito parlare del thè bianco e del thè giallo: sono tra le varietà più pregiate, e un tempo erano destinate soltanto all’imperatore e alla sua famiglia.
Il thè bianco attraversa solo due fasi di produzione: la raccolta e l’essiccazione.
Durante quest’ultima fase, le foglie subiscono una leggerissima ossidazione naturale, che arricchisce l’aroma del thè.
Un tempo era prodotto soltanto in Cina, ma adesso si trova anche in paesi come l’India, lo Sri Lanka o l’Africa.
Il thè giallo ha una preparazione simile a quella del thè verde: dopo il blocco dell’ossidazione però, le foglie vengono sottoposte a un processo di “ingiallimento”, che conferisce loro un caratteristico colore giallo spento. Infine vengono essiccate, per rimuovere ogni traccia di umidità.
Quanti di voi sanno che esiste anche un thè blu? E un thè viola persino?
Il “thè blu” è meglio conosciuto come Oolong, ed è una varietà a metà strada tra il verde e il nero. L’ossidazione viene infatti bloccata prima di raggiungere i livelli del thè nero, e questo permette alle foglie di acquisire tutta una gamma di sfumature di sapore, da più erbaceo se il grado di ossidazione è basso (più simile ai thè verdi quindi), a più corposo se le foglie sono state ossidate più a lungo (portandolo vicino ai thè neri).
Oolong significa “drago scuro” in cinese e le foglie hanno un caratteristico colore verde/azzurro tendente al blu scuro, da cui il nome “thè blu” appunto.
E il thè viola?
Questo tipo di thè deriva da una particolare varietà di camellia sinensis molto ricca di antociani, che sono dei pigmenti di colore blu/viola con proprietà antiossidanti, e si trovano nell’uva, nei mirtilli ecc…
La lavorazione non differisce da quella delle altre varietà, e le foglie possono quindi essere destinate alla produzione di thè neri o verdi.
È un thè ancora poco conosciuto, ma si presta molto sia all’uso alimentare che medico, e proprio per questa ragione si sta diffondendo in fretta tra i principali paesi produttori di thè.
Sapevate che il thè è impiegato anche nella preparazione di numerose ricette? Scopritele qui!