Il tè è una bevanda antichissima, vecchia di millenni: sappiamo che era già bevuta in Cina più di 2000 anni fa, e sappiamo anche che per molto tempo è stata usata quasi esclusivamente come medicinale invece che come bevanda.
Conoscere tuttavia con certezza la sua origine, quando sia stata scoperta o chi abbia bevuto la prima tazza, è davvero impossibile. Esistono delle leggende molto affascinanti al riguardo, e le più conosciute sono due.
Secondo la leggenda buddhista, il principe Bodhidarma stava praticando la meditazione e a un certo punto cedette alla stanchezza e si addormentò. Al risveglio, era così adirato con se stesso per quella debolezza che si strappò le palpebre, gettandole a terra. In quel preciso punto - leggenda vuole - nacque una pianta, dalle cui foglie si ricavava un infuso che si diceva aiutasse ad allontanare il sonno.
La leggenda cinese narra invece che, mentre il mitico imperatore Shen Nong riposava sotto un albero, alcune foglie di questo caddero nel pentolino in cui stava scaldando dell’acqua. L’acqua si colorò, e in pochi minuti sprigionò un invitante profumo che svegliò l’imperatore. Incuriosito da quello strano infuso lo assaggiò, e ne apprezzò a tal punto il sapore e l’effetto rinvigorente, da continuare a berlo da lì in poi.
Entrambe queste leggende hanno in comune il riferimento alle proprietà rinvigorenti del thè. Se volete saperne di più, ne parliamo meglio qui.